“Il terremoto è pericoloso anzitutto per chi lo ignora”
Questo è il nostro mantra.
Dopo lustri e secoli di mancanza di normative e di adeguata informazione, ci troviamo oggi dinanzi ad un bivio: adeguare sismicamente gli edifici o voltarci e far finta di niente.
Per fare questo i nostri Ingegneri hanno creato un test per una prima valutazione sismica. Ci vorranno 5 min. per scoprire se la tua casa è sicura. Fai il test ora.
Sono tante le vittime da sisma in Italia: Scuole, abitazioni, fabbriche, ovunque negli ultimi decenni il terremoto ha falciato vite, dimostrando che non siamo ancora pronti a contrastarlo con efficacia.
Basti pensare come gli ultimi eventi del centro Italia hanno reso manifesto gli errori commessi anche negli interventi di miglioramento sismico messi in campo dopo il 1980.
A 41 anni dal terremoto dell’Irpinia non possiamo ignorare tutto ciò e non dobbiamo più permettere che il fato condizioni le nostre esistenze.
Quando parliamo di “rischio strutturale di un edificio” a seguito di un evento calamitoso si intende la combinazione di tre parametri: la pericolosità (che definisce l’entità dell’evento), la vulnerabilità (che definisce la capacità della struttura di resistere all’evento) e l’esposizione (che definisce il valore della struttura).
Perché parlarne ora.
Tiriamo fuori due numeri per meglio capire l’entità di questi eventi calamitosi.
I terremoti al giorno d’oggi sono i disastri naturali più comuni e più catastrofici per l’intera umanità. Nel mondo ogni anno si verificano almeno un paio di quelli più distruttivi ed il numero medio annuo delle vittime è superiore a 20·000. (dati http://www.ingegneriastrutturale.net/)