Normalmente in edilizia quando si parla di cappotto si parla di cappotto termico, in analogia al fatto che il cappotto è l’indumento che ci permette di contrastare il freddo isolando il calore prodotto dal nostro corpo dall’esterno. Il cappotto è quindi tradizionalmente una pelle isolante che ricopre l’intero edificio sul perimetro esterno diventando una barriera termica, evita molto semplicemente al caldo o al freddo interno di uscire verso l’esterno.
Oggi, grazie alla continua evoluzione dei sistemi e delle tecnologie costruttive, è possibile elevare il cappotto ad una pelle tecnologica capace anche di contrastare gli eventi sismici e proteggere l’edificio.
Tra questi rientra il nostro cappotto Sismico Duo System.
È bene specificare che il cappotto sismico, di fatto, non è un esoscheletro che assorbe totalmente l’azione sismica, per fare questo c’è bisogno di interventi invasivi e massicci sull’edificio che per la durata dei lavori dovrà chiaramente essere abbandonato dai suoi abitanti.
Il cappotto assolve a due ruoli importanti, il primo è assorbire parte delle sollecitazioni sismiche, si puo’ con duo System giungere fino all’assorbimento del 45 % e la seconda è contenere ogni possibile crollo evitare ogni possibile crollo dell’edificio, ponendosi come pelle contenitiva sulla facciata esterna dell’edificio.
Volendo entrare più nel tecnico in caso di sisma. Il cappotto intervenire attivamente
- nel campo dell’operatività del fabbricato (SLD), garantendo che anche nell’immediato di un sisma il fabbricato sia fruibile dagli occupanti,
- nel campo della prevenzione della vita degli occupanti (SLU), ovvero consente, anche se il fabbricato subisce danni, di salvare la vita degli occupanti e consentire loro una sicura evacuazione.
Nel primo caso, il cappotto “sismico” si attiva per impedire il nascere di fenomeni di instabilità locale quali, ad esempio, i fenomeni di esplosione/ribaltamento delle tamponature perimetrali degli edifici in cls armato, inizio di fenomeni di distacco degli spigoli dei fabbricati in muratura. In questo caso il cappotto si attiva con una serie di interventi locali, ovvero senza andare a pregiudicare/modificare la rigidezza propria del fabbricato e, quindi, il suo comportamento antisismico.
Nel secondo caso, il cappotto diventa un diaframma rigido in grado di “assorbire” parte delle forze sismiche per poi trasferirle in fondazione. Va evidenziato che la sua leggerezza, rispetto ad atri sistemi più invasivi, permette di non sollecitare nuove forze sismiche, non andando, sostanzialmente, a creare nuove masse o comunque stravolgimenti della originaria struttura dell’edificio.
I recenti terremoti ci hanno purtroppo dimostrato come interventi invasivi che dovevano rendere antisismici i fabbricati poi sono stati la causa stessa del crollo, su tutti la scuola di San Giuliano di Puglia.
A riguardo , per dare uno strumento di IMPORTANTE e Preliminare VALUTAZIONE della SICUREZZA SISMICA delle nostre case e dei nostri edifici, abbiamo sviluppato un TEST DI SICUREZZA SISMICA.
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