Le costruzioni del “futuro”, infatti, devono necessariamente essere sensibili alla sostenibilità, non solo nell’utilizzo delle materie prime ma anche nei processi produttivi. Un futuro che poi non è così lontano che preveda una facile ed innovativa gestione del cantiere.
Non solo però aspetti tecnici e per tecnici ma anche un nuovo modo di vivere. La pandemia ci ha donato occhi nuovi per osservare ed abitare le nostre case. Adesso ci troviamo a ricreare nel medesimo luogo spazi ad alta vivibilità che permettano di preservare la salute fisica e mentale. Una casa che ci aiuti nella quotidianità e quindi “intelligente”, smart, che ci permetta di avere il tempo per le cose per noi importanti. Una casa soprattutto che sia il nostro rifugio sicuro, uno spazio dove possiamo stare tranquilli che sia sinonimo di sicurezza per noi e i nostri cari.
In questa evoluzione, seppur forzata, torna in auge un’idea dell’abitare primordiale dove natura, collettività, solitudine e tecnologia camminano di pari passo verso un unico obiettivo: il benessere dell’uomo, del pianeta, della comunità.
Quando abbiamo creato fattivamente il cappotto sismico Duo System, un anno fa, ci siamo fatti carico di queste tematiche. Abbiamo voluto realizzare un prodotto innovativo che potesse rispondere alle problematiche non solo, per così dire, tecniche, ma anche di chi vive la casa.
Eppure non ci siamo limitati a questo, continuiamo a studiare, a sperimentare, per migliorare sempre più le prestazioni sismiche e termiche del nostro cappotto, tanto da aver inserito recentemente un doppio strato isolante (senza andare ad incidere in nessun modo sul costo finale).
Non si smette mai di innovare e lo si fa perché il futuro è qui, oggi.